Il nuovo brevetto AirPods rivela esattamente come funziona il metodo di associazione Bluetooth senza soluzione di continuità

Una nuova domanda di brevetto per "Dispositivi di uscita audio wireless", pubblicata giovedì dall'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO), descrive esattamente come il nuovo chip W1 di Apple all'interno di AirPods consente l'associazione Bluetooth a configurazione zero. In poche parole, la custodia di ricarica fornita con AirPods funge anche da interfaccia di accoppiamento fisico.

Oltre a una batteria integrata, la custodia presenta un proprio microprocessore e stack di comunicazione, un coperchio di rilevamento del movimento per avviare il processo di associazione senza soluzione di continuità con un dispositivo Apple e un pulsante fisico per l'accoppiamento Bluetooth manuale con hardware non Apple, come i telefoni Android.

Durante il processo di associazione, ciascun AirPod invia un segreto condiviso alla custodia di ricarica tramite un collegamento wireless sicuro. Ciò rafforza la sicurezza e impedisce agli utenti malintenzionati di connettersi in modalità wireless ad AirPods per intercettare telefonate e altro ancora.

Il processo di associazione richiede la custodia di ricarica perché gli stessi AirPod non dispongono di un pulsante per avviare l'associazione. Una volta accoppiati, gli AirPod diventano immediatamente disponibili su ogni dispositivo Apple connesso a iCloud con lo stesso ID Apple. Su hardware non Apple, per collegare gli auricolari è necessario un accoppiamento Bluetooth standard con un codice PIN.

Ogni AirPod è racchiuso in un modulo di memoria che memorizza le informazioni sul collegamento Bluetooth e l'indirizzo MAC univoco dell'auricolare. Ciò consente al widget Batterie di iOS di visualizzare i livelli di carica della batteria sia per AirPods destro e sinistro, sia per la custodia di ricarica.

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L'invenzione di Apple designa anche un AirPod primario che si accoppia e comunica con un AirPod secondario. Un auricolare secondario riceve quindi dati e segnali audio dal primo auricolare. Se un utente estrae un AirPod dall'orecchio, un AirPod secondario passa quindi alla ricezione di dati e segnali audio da un dispositivo host.

Archiviato nel giugno 2015, la domanda di brevetto attribuisce agli ingegneri Robert D. Watson, David John Shaw, Ganesha Adkasthala Ganapathi Batta, Chandrahas Aralaguppe Chandramohan, Gregory Robert Burnsand, Benjamin Huth Byer come suoi inventori.

Fonte: USPTO