Apple si unisce ufficialmente al gruppo di ricerca AI senza scopo di lucro come uno dei membri fondatori

Apple ha aderito ufficialmente all'organizzazione no profit Partnership on AI come membro fondatore insieme ad altri giganti della tecnologia come Amazon, Facebook, Google, IBM e Microsoft. Apple è stata coinvolta e ha collaborato con la Partnership sull'intelligenza artificiale da prima che fosse annunciata per la prima volta l'anno scorso ed è “elettrizzata” nel formalizzare la sua adesione, ha detto l'organizzazione venerdì.

Secondo Bloomberg, unirsi al non profit è l'ultimo segnale che Apple si sta aprendo di più e sta diventando meno riservata quando si tratta di intelligenza artificiale.

La partnership sull'intelligenza artificiale ha inoltre annunciato l'inaugurazione del Consiglio di fondazione:

  • Dario Amodei (OpenAI)
  • Subbarao Kambhampati (Associazione per l'avanzamento dell'intelligenza artificiale e ASU)
  • Deirdre Mulligan (UC Berkeley)
  • Carol Rose (American Civil Liberties Union)
  • Eric Sears (Fondazione MacArthur)
  • Jason Furman (Peterson Institute of International Economics)
  • Greg Corrado (Google / DeepMind)
  • Tom Gruber (Apple)
  • Ralf Herbrich (Amazon)
  • Eric Horvitz (Microsoft)
  • Yann Lecun (Facebook)
  • Francesca Rossi (IBM)

Tutti i membri del consiglio condivideranno gli stessi diritti di voto.

La prima riunione del Consiglio di fondazione si terrà venerdì 3 febbraio a San Francisco.

Aziende come Twitter, Intel e Baidu in Cina devono ancora diventare membri.

Istituito lo scorso settembre, Partnership on AI afferma che mira a "condurre ricerche, raccomandare le migliori pratiche di IA e pubblicare ricerche con una licenza aperta". Nel dicembre 2016, Apple ha pubblicato il suo primo documento di ricerca riguardante una tecnica per migliorare la formazione della capacità di un algoritmo di riconoscere oggetti su immagini usando immagini generate al computer.

La mossa ha seguito la decisione di Apple di consentire ai suoi ricercatori di intelligenza artificiale e apprendimento automatico di coprire con i colleghi e pubblicizzare parte del loro lavoro e scoperte, qualcosa che ha visto di buon occhio in passato.

Gli osservatori del settore hanno a lungo insistito sul fatto che la cultura segreta di Apple stava impedendo ai suoi ricercatori di condividere le loro scoperte con altri esperti di machine learning e intelligenza artificiale, mentre ostacolava la sua capacità di far avanzare Siri e reclutare le menti più brillanti nel campo.

Per ulteriori informazioni sugli sforzi di Apple nei settori dell'intelligenza artificiale avanzata, della ricerca sull'apprendimento automatico e delle tecnologie di consumo, leggi l'analisi approfondita di Steven Levy sul Medium Backchannel.

Fonte: Partnership sull'intelligenza artificiale via Bloomberg