Apple pagherà tassi di streaming inferiori a Warner Music quando le due società raggiungeranno un nuovo accordo

Apple ha raggiunto un nuovo accordo con Warner Music Group che consentirà alla compagnia di abbassare il tasso che paga al colosso della musica per i proventi del suo catalogo di canzoni, riferisce Bloomberg giovedì. Questo nuovo accordo segna un primo passo per Apple che sta cercando di rinegoziare con le etichette musicali man mano che Apple Music diventa più popolare e una crescente fonte di entrate per l'industria musicale.

Con questo nuovo accordo, Apple pagherà alla Warner Music un taglio del 55% dei proventi dello streaming dal suo catalogo, in calo dal 58% nell'affare precedente. Spotify, leader del settore della musica in streaming, aveva raggiunto un accordo simile all'inizio di quest'anno, abbassando il tasso al 52%, anche se questo taglio dei tassi entrerà in azione solo se la società può raggiungere obiettivi specifici per nuovi abbonati.

La crescita degli abbonati è in realtà uno strumento di leva essenziale per Apple e altri concorrenti. Maggiore è la base di abbonati, maggiore è la leva finanziaria che le aziende ottengono negoziando con le etichette. Il relativo successo di Apple Music dal suo lancio due anni fa sta permettendo ad Apple di rinegoziare a suo favore alcuni dei suoi accordi con i giganti della musica.

Se le etichette musicali sono così ansiose di concludere affari con i servizi di streaming, è principalmente perché questo modo piuttosto nuovo di ascoltare la musica ha fatto rivivere l'industria. Secondo la Federazione internazionale dell'industria fonografica, le vendite di musica sono cresciute del 5,9% a $ 15,7 miliardi nel 2016, un netto contrasto con il declino generale che l'industria aveva conosciuto negli ultimi anni. Goldman Sachs sta proiettando il entro il 2030 l'industria dello streaming raggiungerà i 41 miliardi di dollari.

Mentre questa è una grande vittoria finanziaria per Apple, c'è ancora molto da fare. Bloomberg riferisce che Apple potrebbe firmare un accordo simile con Sony Music Entertainment, proprietaria della seconda etichetta discografica più grande, nel prossimo futuro. Tuttavia, un altro accordo con il leader del settore Universal Music Group sembra fuori dal tavolo in questo momento.