Apple lavora per consentire a Siri di discutere dei problemi di salute entro il 2021

Apple sta lavorando per aggiungere nuove importanti funzionalità al suo assistente digitale come la traduzione automatica al volo e la possibilità di avere una conversazione avanti e indietro sui problemi di salute, riferisce The Guardian. I dettagli sono stati ricavati da documenti interni trapelati ottenuti dall'outlet, situati in una sezione intitolata aggiornamenti "autunno 2021".

Inoltre, nei documenti trapelati è incluso un elenco di aggiornamenti Siri destinati al rilascio come parte di iOS 13, nome in codice "Yukon". La compagnia offrirà il supporto Siri per Find My Friends, l'App Store e l'identificazione dei brani tramite il servizio Shazam su Apple Watch; mira a abilitare le richieste "gioca su questo", in modo che gli utenti possano, ad esempio, chiedere al servizio di "giocare a Taylor Swift sul mio HomePod"; e la capacità di pronunciare ad alta voce le notifiche dei messaggi su AirPods.

Contengono inoltre un ulteriore elenco di aggiornamenti elencati per il rilascio entro "autunno 2021", compresa la possibilità di avere una conversazione avanti e indietro sui problemi di salute, traduzione automatica integrata e "nuovo supporto hardware" per un "nuovo dispositivo ”.

Quindi a quale "nuovo dispositivo" potrebbe riferirsi questo documento? La tua ipotesi è buona come la nostra, ma le recenti indiscrezioni hanno suggerito che Apple sta lavorando a tutto, dalle cuffie AR alla nuova versione delle sue cuffie AirPods e persino a un diffusore intelligente HomePod più economico. Certo, è anche possibile che sia qualcosa di completamente nuovo.

Comunque, questi bocconcini fanno parte di un rapporto più ampio sulle linee guida di Apple su come vuole che Siri gestisca argomenti controversi. Sembra che questi documenti interni siano stati divulgati a The Guardian da un ex "selezionatore" di Siri, che era arrabbiato con la ditta Cupertino per ciò che essi percepivano come "cadute etiche" nel programma di classificazione.

Fonte: The Guardian