Apple consegnerà i dati iCloud nella Cina continentale il mese prossimo a un partner locale di proprietà dello stato

In ottemperanza alla legge cinese che impone che i dati dei clienti raccolti sulla Cina continentale vengano archiviati localmente, Apple ha ora ufficialmente confermato che consegnerà i dati iCloud dei clienti cinesi a un partner locale di proprietà statale il 28 febbraio.

Un documento di supporto sul sito Web di Apple conferma la mossa, affermando che a partire dal 28 febbraio 2018, l'operazione dei servizi iCloud in Cina verrà trasferita alla società cinese di servizi Internet Guizhou sul Cloud Big Data Industrial Development Co., Ltd., (GBCD).

"Questo ci consentirà di continuare a migliorare la velocità e l'affidabilità di iCloud in Cina e di conformarci alle normative cinesi", afferma l'azienda. Foto, video, documenti, backup e altri dati saranno soggetti ai nuovi Termini e condizioni di iCloud gestiti da GCBD.

Tutti gli ID Apple con la Cina nelle impostazioni del proprio paese o regione saranno soggetti a questa transizione. "Riceverai una notifica di questa transizione tramite e-mail e notifiche sui tuoi dispositivi", ha affermato l'azienda. "Non è necessario intraprendere ulteriori azioni e puoi continuare a utilizzare iCloud in Cina."

I clienti che accedono al sito Web iCloud cinese vengono informati della modifica imminente e informati che possono continuare a utilizzare iCloud o disattivarlo a partire dal 28 febbraio. Dopo il 28 febbraio, gli utenti dovranno accettare i nuovi termini per continuare a utilizzare iCloud in Cina.

Apple fornisce un link di opt-out su icloud.com/optout per coloro che desiderano indicare che vorrebbero disattivare il proprio account iCloud a partire dal 28 febbraio 2018.

Il Wall Street Journal riporta che Apple afferma che "ha messo in atto forti protezioni per la privacy e la sicurezza dei dati e che nessuna backdoor verrà creata in nessuno dei nostri sistemi" in Cina.

Lo scorso anno Apple ha anche chiuso oltre 100 app di rete privata virtuale per rispettare le leggi cinesi.

Nel rispetto delle nuove regole, che secondo i funzionari del Paese sono necessarie per garantire la riservatezza dei dati dei propri cittadini, lo scorso anno Amazon Web Services ha venduto ai suoi partner locali apparecchiature informatiche utilizzate per i propri servizi cloud in Cina.